Curcuma e pressione: i benefici della curcuma sul controllo della pressione

La curcuma conosciuta anche con il nome di zafferano indiano o spezia d’oro è un arbusto che cresce in Asia e in America centrale.
La curcuma, che vediamo confezionata in polvere negli scaffali del supermercato. è ricavata dalle radici della pianta. Il suo colore giallo brillante, tra l’altro è stato usato come colorante da antiche civiltà. E’ possibile acquistarla, anche, sotto forma di capsule, tè, polveri ed estratti.
La medicina ayurvedica, raccomanda l’assunzione della curcuma come rimedio naturale per una serie di malattie e patologie quali infiammazioni, dolori cronici e artriti.

La curcuma riduce la pressione sanguigna?

In merito alle proprietà benefiche attribuite alla curcuma come regolatore naturale della pressione arteriosa si discute da molto tempo, al punto che la ricerca scientifica se ne è occupata con l’obiettivo di fornire risposte certe in merito. Eccone alcune per comprendere meglio in che modo la curcuma controlla la pressione sanguigna.

Il rilassamento delle arterie

La curcuma contiene un importante agente antiossidante e antinfiammatorio, noto come curcumina.
Studi clinici hanno dimostrato che la curcumina aiuta a prevenire il restringimento dei vasi sanguigni, una delle cause che provocano l’aumento dei valori della pressione arteriosa ovvero l’ipertensione.
Infatti, provocando una condizione di vasodilatazione, la curcumina consente una circolazione più uniforme del flusso sanguigno tale da ridurre i valori della pressione sanguigna.

La regolazione del sistema renina-angiotensina

La renina è un enzima che se prodotta in grandi quantità provoca una riduzione del flusso di sangue ai reni a causa dell‘aumento della pressione e del conseguente restringimento dei vasi sanguigni.
Tra i tanti benefici apportati dalla curcuma, vi è anche la regolazione del sistema renina-angiotensina (RAS), che controlla la pressione sanguigna e i livelli dei liquidi nell’organismo.
Il sistema RAS, all’aumentare dei valori della pressione sanguigna, si occupa di bilanciare i livelli di liquidi nell’organismo.

La curcuma e l’antiossidante glutatione

Definito la madre degli antiossidanti, il glutatione è un prodotto naturale dell’organismo, ottimo per la difesa immunitaria.
Scaturito dalla combinazione di aminoacidi, cisteina, glutammina e glicina è un rimedio naturale contro lo stress.
La curcuma aiuta a ripristinare nell’organismo i livelli ottimali di glutatione che a loro volta possono controllare e abbassare i valori della pressione sanguigna.

La riduzione dello stress ossidativo

Si verifica uno stress ossidativo quando la quantità di radicali liberi, ovvero gli ossidanti, che circolano nell’organismo sono in quantità maggiore rispetto agli antiossidanti necessari per neutralizzarli.
Si ritiene che uno strass ossidativo possa causare una condizione di ipertensione arteriosa con i relativi problemi di costrizione dei vasi sanguigni.
La curcumina può aiutare a ridurre l’infiammazione e il conseguente restringimento dei vasi sanguigni.

La disfunzione arteriosa degli anziani

La curcumina è stata testata clinicamente nel trattamento dell’ipertensione arteriosa correlata alla sua relativa disfunzione provocata dall’età avanzata. L’inspessimento delle arterie e i bassi livelli dell’ossigeno possono condurre progressivamente a malattie cardiovascolari. L’azione antiossidante della curcuma permettono di stabilizzare lo stress ossidativo e, contemporaneamente, sostenere la disfunzione arteriosa dei soggetti anziani.

L’aumento dei livelli di ossido nitrico

L’ossido nitrico è una molecola fondamentale per la circolazione del sangue dal momento che provoca l’espansione delle pareti dei vasi sanguigni, favorendo così il flusso sanguigno.
Anche lo stress ossidativo e la conseguente infiammazione del rivestimento interno dei vasi sanguigni (endotelio), possono essere prevenuti grazie al contributo dell’ossido nitrico i cui livelli possono essere controllati e incrementati grazie all’assunzione di curcuma.

La riduzione del colesterolo nel sangue

Studi specifici, focalizzati sul possibile rapporto curcuma e livelli di colesterolo, hanno dimostrato che la curcumina riesce a sopprimere i geni che supportano le lipoproteine a bassa densità, una forma di colesterolo che con la sua azione determina l’indurimento delle arterie provocando progressivamente l’arteriosclerosi.

Il mantenimento della temperatura calda del corpo

Tra le tante virtù della curcuma anche la sua capacità di aumentare la temperatura corporea interna così che il flusso sanguigno scorra in maniera uniforme diminuendo la pressione del sangue contro le pareti delle arterie.
Spesso si provoca una condizione di ipertensione quando sia la temperatura interna che quella esterna del corpo umano sono estremamente basse.

Come assumere la curcuma

Per abbassare i valori della pressione quanta curcuma è necessario assumere?
E’ importante evidenziare che la curcumina contenuta nella curcuma ha un alto tasso di assorbimento e che alcuni soggetti trovano difficoltà a digerire facilmente la sostanza.
Ecco perché si consiglia di assumere la curcuma miscelata con olio extravergine di oliva.
In merito alla quantità da consumarne, dal momento che l’ipertensione varia da soggetto a soggetto, non è possibile determinare una dose univoca.

Se ci si affida ai rimedi naturali a base di curcuma è opportuno tenere presente che questa deve sempre essere assunta durante o subito dopo i pasti.

Rimedi naturali a base di curcuma

  • Radici di curcuma fresca
    Da usare, grattugiandole, in una dose massima giornaliera compresa tra 1 e 3 grammi al massimo, aggiungendo, se si vuole, un pizzico di pepe nero.
  • Polvere di curcuma
    Consumarne, ad ogni pasto, non più di un cucchiaino in polvere da aggiungere ad un primo piatto o ad una pietanza.
  • Estratto di curcuma
    Usare da 10 a 40 gocce al massimo da consumare in due, tre volte al giorno, aggiungendole a succhi, frullati e tè
  • Tè di curcuma
    Ottimo per una serie di patologie, oltre che la pressione alta, come il morbo di Alzheimer e l’artrite oppure per abbassare i livelli del colesterolo. Prepararlo aggiungendo un cucchiaino di curcuma a una quantità di acqua bollente corrispondente a 4 tazze. Fare bollire per 10 minuti, filtrando prima di bere. Consumare una o due tazze al giorno, al massimo.

Effetti indesiderati e controindicazioni della curcuma

La curcuma stimola lo stomaco a produrre più acido gastrico e se questo è un bene per alcuni soggetti per altri, invece, ne rappresenta un aspetto negativo.
Le proprietà depurative della curcuma possono anche contribuire a rendere più fluido il sangue tanto che se si assumono farmaci fluidificanti è opportuno evitare di consumare in dosi eccessive la curcuma.
Attenzione anche ad assumerla in dosi elevate con lo scopo di abbassare la pressione; il rischio è farla diminuire eccessivamente con la conseguente insorgenza di gravi complicazioni quali battito cardiaco accelerato, febbre alta, allucinazioni, problemi alla cistifellea e ai reni.
Per chi soffre di diabete e malattie del fegato, il consumo di curcuma può creare effetti contrastanti con i farmaci che già si assumono.
Analgesici e anticoagulanti se associati a grandi dosi di curcuma, possono creare seri problemi di coagulazione del sangue.
Per chi è in stato di gravidanza è opportuno consumarla in piccole quantità in quanto potrebbe provocare un aborto spontaneo.

E’ dal 1996 che mi occupo di scrittura per il web.
Da allora scrivo e condivido con i lettori contenuti coinvolgenti ed esaustivi per fornire risposte accurate alle loro domande.
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